Sono stati respinti i ricorsi di Ungheria e Polonia dalla Corte di giustizia Ue sullo stato di diritto. Le ultime notizie.
BRUXELLES (BELGIO) – La Corte di giustizia Ue ha respinto i ricorsi di Ungheria e Polonia sullo stato di diritto. Budapest e Varsavia, come riportato dall’Ansa, chiedevano di annullare il regolamento che porta l’Unione Europea a sospendere i pagamenti provenienti dal bilancio europeo agli Stati membri in cui lo stato di diritto è minacciato.
La decisione ha provocato una dura reazione da parte dei due Stati e vedremo cosa succederà su un tema che resta molto caldo all’interno dell’Ue.
La reazione di Ungheria e Polonia
Budapest ha parlato di “abuso di potere” da parte di Bruxelles nella decisione di rigettare il ricorso presentato dall’Ungheria contro lo stato di diritto. Anche la Polonia ha commentato in modo molto duro questa notizia parlando di “un attacco contro la nostra sovranità“.
Insomma due posizioni sicuramente molto simili e che prendono nel mirino Bruxelles. Vedremo, quindi, se questo braccio di ferro continuerà in futuro oppure ci sarà un passo indietro, che al momento sembra essere molto difficile, da una delle due parti. Ma, come detto, si tratta di un passaggio molto difficile anche perché la posizione è sempre stata molto chiara.
La posizione dell’Ue
La decisione della Corte di giustizia apre la strada anche a possibili sanzioni da parte dell’Unione Europea e soprattutto consente a Bruxelles di attivare questo regolamento. Bisogna dire che la Commissione ha accettato la richiesta da parte degli Stati membri di aspettare la sentenza prima di agire ed ora è tutto pronto per partire con questo provvedimento.
Si tratta, come detto, di una novità assoluta e molto importante per il futuro dell’Unione Europea. Capiremo ora come si comporteranno Ungheria e Polonia dopo che il loro ricorso è stato rigettato.